La sfida vinta dell’Università di Salerno: visione progetto e storia della Facoltà di Medicina

Diciassette anni fa, il 18 ottobre 2005, con la firma in calce dell’allora ministra Letizia Moratti allo specifico Accordo di programma nasceva la Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno. L’ateneo completava con l’aggiunta di un importante e strategico segmento la sua offerta formativa. Si trattò di un traguardo rilevante raggiunto con impegno congiunto della comunità accademica e delle istituzioni del territorio, consapevoli del valore della presenza di quella decisiva infrastruttura di formazione e ricerca.

La vicenda è ricostruita nel volume “La sfida vinta dell’Università di Salerno: visione progetto e storia della Facoltà di Medicina” (Editoriale Scientifica, pag. 327, euro 28,00) scritto dall’ex rettore Raimondo Pasquino, protagonista di quella “impresa” culturale, e dal giornalista Mariano Ragusa.

Strutturato su più piani narrativi, il libro raccoglie testi redatti da Pasquino ed una lunga conversazione dello stesso ex rettore con Mariano Ragusa. La pubblicazione si arricchisce, tra gli altri, con gli interventi di Giorgio Donsì, predecessore di Pasquino che avviò il progetto, Carmine Vecchione, direttore del Dipartimento di Medicina, e le testimonianze di tre dei primi laureati oggi professionisti medici affermati nei relativi campi di lavoro.

Completano la pubblicazione tutti i documenti istituzionali che scandiscono il percorso istitutivo della Facoltà e una ricca sezione fotografica.

Senza retorica celebrativa, il volume si concentra sui fatti per raccontare la complessità, le difficoltà e gli ostacoli che il progetto-Medicina ha incontrato sulla propria strada. Strada complessa per un ateneo del Mezzogiorno che aveva scelto l’autonoma istituzione della Facoltà e non quale derivato di processi di “gemmazione” da altre importanti università.

Da questo punto di vista le pagine del libro offrono anche una utile e per certi aspetti inedita ricostruzione delle dinamiche interne al sistema universitario nazionale e nei rapporti di quest’ultimo con il mondo delle istituzioni politiche.

 “Nella realizzazione della Facoltà di Medicina – precisa Pasquino - siamo stati mossi da una visione del ruolo che una Università deve avere nella formazione e nella ricerca e del suo stringente rapporto con il contesto nel quale è chiamata ad operare. Visione significa chiarezza dei fini e loro traduzione nella concretezza di un progetto e di un chiaro metodo attuativo. Il presupposto è stato quello di una coerente progettualità e non dell’esaudimento di generiche richieste ed aspettative da parte della politica o di interessi personali e di gruppo”.

Il libro non rinuncia a rivolgere anche uno sguardo al futuro ed evidenzia la consapevolezza degli ulteriori passi da compiere soprattutto in direzione del livello delle eccellenze richiesto dalla complessità nella quale oggi si muovono ricerca scientifica, formazione delle professionalità mediche e politiche di cura.

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