Storie – La Grande guerra

di Mario Avagliano

Giovedì 15 ottobre, alle 15.30, sarà inaugurata la mostra filatelica “Quirinale porte aperte alla filatelia”, organizzata dal Gruppo parlamentari amici della filatelia e dalla Federazione fra le società filateliche italiane, con il supporto del Quirinale e di Poste Italiane e con la cura scientifica di Bruno Crevato-Selvaggi. La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 28 ottobre, si articola in tre sezioni: “La grande guerra”, “La liberazione”, “Cento gemme della filatelia italiana”. La mostra è stata resa possibile dal grande numero di prestatori che hanno aderito, offrendo il loro materiale: decine di collezionisti privati italiani ed esteri e diverse istituzioni pubbliche. Nella sezione per il centenario della prima guerra mondiale, saranno esposti vari pezzi storici relativi ad ebrei combattenti e caduti, facenti parte della collezione di Gianfranco Moscati. Tra questi, figurano preziosi documenti, fotografie e lettere appartenute a Pia Del Vecchio (parente stretta per linea materna di Moscati), che militò tra le trincee della Grande Guerra dapprima come infermiera volontaria e subito dopo come capo infermiera volontaria della CRI. L’ardimento e lo spirito di abnegazione di Pia del Vecchio faranno sì che venga decorata dal comandante della III Armata duca Emanuele Filiberto di Savoia e che riceva inoltre, il 4 dicembre del 1919, la Medaglia al Merito d’argento dal Presidente della Croce Rossa Italiana per i servizi resi in zona di guerra. Un grande esempio del patriottismo e dei sacrifici compiuti dagli ebrei italiani per la loro Patria. Si è spesso dimenticato il contributo, anche di sangue, degli ebrei alla Grande Guerra, all’insegna dell’adesione agli ideali della nuova Italia. Un contributo che tuttavia, appena venti anni dopo, non servirà a salvare la comunità ebraica dalla persecuzione e dalla Shoah.

(L’Unione Informa e Moked.it del 13 ottobre 2015)

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