Storie - Medaglia d’oro a Ughetto, martire della Resistenza
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di Mario Avagliano
Il ragazzo del ponte avrà la medaglia d’oro al merito civile. A distanza di quasi settant’anni dagli eventi, lo Stato italiano si è finalmente ricordato di Ugo Forno, detto Ughetto, l’ultimo martire della Resistenza romana, il dodicenne gracile ma vivacissimo, con i capelli scuri e gli occhi azzurri, che morì il 5 giugno 1944, nelle ore della liberazione di Roma, per difendere il ponte ferroviario sull’Aniene dagli ordigni germanici (dove ora sfrecciano i treni dell'Alta velocità), mettendo in fuga assieme ad altri ragazzi e ad alcuni contadini i sabotatori della Wehrmacht. Nello scontro a fuoco con i tedeschi, lo studente fu colpito a morte. La breve vita dell’ultimo resistente romano è stata raccontata l’anno scorso da Felice Cipriani nel saggio “Il Ragazzo del Ponte. Ugo Forno eroe dodicenne. Roma 5 Giugno 1944” (edizioni Chillemi).
Lunedì si è tenuta la premiazione degli studenti vincitori del concorso letterario “Il Coraggio di Scegliere” in memoria di Ugo Forno, presso il Museo Storico della Liberazione in Via Tasso 145. Il premio, indetto dall'Anpi di Roma e Lazio, insieme ai familiari e amici di Ugo Forno e a Legambiente Lazio, con il sostegno del Corriere della Sera, ha coinvolto gli alunni dodicenni delle Scuole Medie del Secondo Municipio. L’elaborato primo classificato, scritto da Pietro Coppari della scuola Giuseppe Sinopoli, verrà pubblicato sulla Cronaca di Roma del Corriere della Sera, mentre ai primi cinque classificati e alle due menzioni speciali andrà una copia del libro di Cipriani.
L’assegnazione della medaglia d’oro a Ughetto è uno degli ultimi atti della presidenza della Repubblica di Giorgio Napolitano, contrassegnata da una forte attenzione e sensibilità ai temi della memoria del nostro Paese. Il mio auspicio è che la sua eredità di valori sia raccolta dal nuovo inquilino del Colle.
(L'Unione Informa, 19 marzo 2013)
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