Addio a Paolo Prodi, lo storico cattolico dell'Occidente

 di Mario Avagliano

   Uno dei fondatori dell'associazione di cultura e politica Il Mulino e studioso di matrice cattolica tra i più accurati e rigorosi delle vicende della Chiesa nell'era moderna, nel periodo tra la riforma protestante e la Controriforma. Nella serata di venerdì 16 dicembre si è spento a 84 anni a Bologna, dopo una lunga malattia, Paolo Prodi, storico, ex deputato e fratello maggiore dell'ex premier Romano, in una famiglia che vanta anche i fisici Vittorio e Franco, l'oncologo Giorgio e il matematico Giovanni.

Nato a Scandiano (Reggio Emilia) nel 1932, Paolo Prodi si è laureato in Scienze politiche all'Università Cattolica di Milano, perfezionando gli studi presso l'Università di Bonn, ed è stato a lungo docente di storia moderna in alcuni degli atenei più prestigiosi del Paese, a Trento, a Roma e infine all'Alma Mater, nella sua amata Bologna, rivestendo anche le cariche di rettore a Trento e preside di facoltà sotto le Due Torri e diventando poi presidente della Giunta Storica Nazionale e membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Storico di grande sensibilità e finezza e intellettuale di respiro europeo, una delle sue maggiori intuizioni è stata assieme ad altri colleghi studiosi il rilancio nel 1965 della casa editrice Il Mulino, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo e alla modernizzazione della cultura italiana con pubblicazioni scientifiche di alta professionalità ispirate al modello empirico e riformista di matrice anglosassone.
All'interno de Il Mulino, Prodi ha svolto gran parte della sua attività di storico, con saggi importanti in particolare sul Cinquecento e sul dualismo tra Stato e Chiesa, tra i quali Strutture ecclesiastiche in Italia e in Germania prima della Riforma (1984), Il Concilio di Trento e il Moderno (1996), La Storia Moderna (2005), Settimo non rubare. Furto e mercato nella storia dell'Occidente (2009), Cristianesimo e potere (2012).
Negli ultimi anni, oltre alla monografia su Giuseppe Dossetti e le Officine bolognesi (2016), Prodi ha pubblicato saggi di estremo interesse su temi più attuali, a partire dalla crisi della civiltà liberal-democratica e dai rischi della globalizzazione, con libri come Il tramonto della rivoluzione (2015), Homo europaeus (2015) e il recente Occidente senza utopie, scritto con Massimo Cacciari (2016), nel quale i due intellettuali si interrogano sulla storica tensione dialettica tra potere religioso e potere politico, dalla quale è nata la moderna democrazia, e sul declino attuale dell'Europa che ha perduto l'idea del futuro. Come ha detto Alberto Melloni, "considerava questo nostro tempo l'apertura di un ciclo molto cupo, su cui il suo impegno civile e intellettuale gettava una luce, il lume del sapere".
Particolarmente attento al rapporto col mondo tedesco, nel 1973 Prodi è stato - assieme al collega tedesco Hubert Jedin - il fondatore e fino al 1997 il direttore dell'Istituto storico Italo-germanico di Trento, che ha dato un contributo prezioso alla ricostruzione di una memoria storica collettiva tra queste due Nazioni, protagoniste della nascita della civiltà europea.
Per una breve stagione Paolo Prodi è stato anche parlamentare, eletto nel 1992 nelle file della Rete, dalla quale uscì appena un anno dopo in dissenso con il leader Leoluca Orlando che si era schierato contro il referendum elettorale del 1993.

A ricordarlo ieri in tanti: accademici, amici e politici. Uno dei messaggi più sentiti quello dell'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Partecipo con animo commosso e con profondo rispetto al cordoglio per la scomparsa del Professor Paolo Prodi. È stato personalità eminente della cultura italiana del Novecento per l'accuratezza e finezza dei suoi studi, e in particolar modo di quelli dedicati alla storia della Chiesa cattolica, e allo stesso tempo per il suo forte impegno civile e democratico in rapporto dialettico con la politica nazionale ed europea e in una indefettibile dedizione ad ogni causa di progresso".
 

(Il Messaggero e Il Gazzettino del 18 dicembre 2016)
 

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